Virgolettato di Daniela Santanché da HuffPost:
[Daniela Santanché, nda] ha attaccato il Colle: "Napolitano ha tradito - afferma - e non ritengo che fare il secondo mandato sia un sacrificio... Io l'ho votato ma oggi non lo voterei più perché la pacificazione promessa non c'è e ricordo che invece quando vuole il Presidente della Repubblica le strade le sa trovare... Ora deve mantenere la parola data - insiste Santanchè - deve essere arbitro della Costituzione e non un giocatore".
La Costituzione, ad esempio, dice "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali." e anche "Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei
suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità
e di incompatibilità."
Sempre da HuffPost:
[Daniela Santanché, nda] però non s'arrende. Anzi, ribadisce tutto per filo e per segno. "Non è
da oggi che penso che la sinistra voglia trasformare il Paese in un
regime e imporre il pensiero unico. Mi fa paura che proprio dei
parlamentari tentino di reprimere e soffocare la libertà di espressione
contravvenendo a quanto garantito dalla Costituzione. Ribadisco quanto
detto su Napolitano che non ritengo un insulto ma un giudizio politico,
che rientra pienamente nella libertà che il mio ruolo di parlamentare
della Repubblica mi concede, addirittura mi impone".
Sempre la Costituzione: "Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri."
Quindi, deputata Santanché, non ci vuole nulla: presenti, alla Camera, la mozione di fare una seduta comune Camera - Senato per mettere il presidente sotto accusa. Ne ha potere.
Oppure cortesemente la smetta di rompere i coglioni.
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Libertà assoluta, anche se mi offendi al limite ti rispondo ma non ti censuro