13 dic 2013

La faccia come il culo

Dal programma politico (depositato, secondo il Porcellum, al Viminale) del PDL per le elezioni 2013, pagina 8 capitolo 2:

"Abolire il finanziamento pubblico ai partiti (nessun fondo pubblico ai partiti)"

Oggi Altero Matteoli di Forza Italia:

"Il governo Letta la presenta come una conquista, io penso invece che l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia un grave errore che inciderà profondamente ed in negativo sulla qualità della nostra democrazia"

Ma fare pace col cervello (ove presente) no?

12 dic 2013

I forconi e il fallimento (non apertamente) dichiarato del Movimento 5 Stelle

Il 9 aprile 2013 Grillo dal blog dichiarava:
"Con la crisi, le ideologie son pronte per tornare. Anche il nazismo e il fascismo non scompaiono mai. Io ne sento l'odore da lontano ed è questo il momento del loro grande ritorno. Quando ci sono pesanti crisi economiche e politiche, la gente rispolvera le parole d'ordine più facili e comprensibili, è sempre stato così."
Ragionevole. Nel libro Il grillo canta sempre al tramonto aggiungeva:
"Molti nostri avversari - è la sottolineatura di Grillo nel libro - non capiscono che il MoVimento 5 Stelle è un argine democratico contro questi gruppi, se non ci fossimo noi avrebbero senz'altro più spazio".

Dando un occhio alle frange neofasciste che stanno indirizzando la protesta cosiddetta dei forconi, qualcuno dovrebbe dire che ha fallito, che l'argine non ha funzionato.
E se fosse onesto intellettualmente, dovrebbe dire che l'argine non ha funzionato perché in Parlamento non ha fatto niente per arginare, ha anzi soffiato sul fuoco per due % in più alle elezioni.

Ormai ho perso la speranza che i residui antifascisti nel M5S prendano le distanze dal loro ducetto, che accarezza i forconi dal suo villone al mare. Hanno poco tempo ancora per farlo, tra poco anche loro dovranno essere considerati come destra eversiva. Certo, dall'orgogliosamente fascista Lombardi non me l'aspetto; ma che ne so, da Orellana sì.

11 dic 2013

Errore: ho cancellato un commento!

Con un fottutissimo clic errato e senza che questo stronzo di blogger mi chiedesse una conferma, ho per sbaglio cancellato un commento al post precedente.
Per fortuna ne ho la traccia in mail, e lo riporto:

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il giorno dopo, un po' diverso da quello che spera...":

Ecco, però come si fa a convincere le persone del Morpheus a iscriversi al pd? Cioè, come fai a convncermi? Potresti, se il progetto civatiano prendesse corpo all'interno del partito. Se mi fosse data la possibilità di contribuire a quel progetto. Altrimenti..Non posso iscrivermi a un partito che non rispecchia, per la maggior parte, le mie idee. Nella mia regione, il Veneto, Civati è al 16% circa. Bene, se mi fosse consentito di iscrivermi a quel 16 lo farei. Con l'altro 84% non voglio collaborare. Ha idee troppo diverse dalle mie.deb



Postato da Anonimo in Discordanze alle 11/dic/2013 11:04:00 



Cara/o "deb" (Debora?), vorrei tantissimo risponderti, spero che tu guardi il blog ogni tanto e legga questo. Sto cercando di contattarti.

10 dic 2013

Il giorno dopo, un po' diverso da quello che speravo

La mia reazione a caldo ai risultati delle primarie è condensabile nella frase che mi è sorta sulle labbra:

"Minchia che scoppola!"

Ed è vero. La mozione Civati è arrivata ultima tra le tre, con una percentuale abbastanza inferiore alle attese (speranze?).

Ci sono alcuni motivi di soddisfazione:
  • Rispetto all'altra mozione connotata più a sinistra, la nostra idea di partito e società è apprezzata dagli elettori[1];
  • Al contrario di quanto accaduto dalle dimissioni di Bersani a oggi, abbiamo un segretario con un mandato da parte del nostro popolo;
  • Siamo andati bene sul voto di opinione;
  • Siamo andati forte tra i giovani;
  • Prodi ha votato alle primarie.
Ci sono, ovviamente, vari motivi di insoddisfazione[2]:
  • Non siamo per niente radicati nel territorio;
  • Rischiamo (come partito) di perdere voti di chi ci ha votato alle primarie;
  • Non abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo prefissi;
  • Non abbiamo convinto i compagni più tradizionali(sti);
  • Abbiamo fatto abbastanza schifo al Sud (la cosa mi tocca personalmente).
Dunque ora la domanda è: e ora?

Innanzi tutto, prendiamo atto del fatto che il popolo delle Primarie ha scelto, con forte maggioranza, la linea politica di Renzi. Io ne avrei preferita un'altra, ma sai com'è, è la democrazia, bellezza.

Questo è quello che secondo me dobbiamo fare noi che abbiamo sostenuto la mozione Civati:

  1. scioglierci e non formare in nessun modo e per nessun motivo una corrente;
  2. spingere i rispettivi circoli a contattare i votanti alle primarie e chiedergli perché non si iscrivono;
  3. convincere gli iscritti al Morpheus a iscriversi al PD;
  4. scegliere un paio di temi su cui insistere: siamo minoranza, scegliamo la nostra battaglia;
  5. vigilare che la nuova segreteria faccia quello che ha annunciato, a cominciare dalle molte parti comuni a tutte le mozioni.
Ad esempio, per quanto mi riguarda, tenendo conto della fattibilità eccetera, il tema su cui dobbiamo insistere a livello politico nazionale è quello della riforma del welfare: più servizi e meno trasferimenti, sussidio di disoccupazione universale, reddito minimo garantito; a livello partitico, invece, sul rapporto circoli-nazionale per attuare gradualmente ma non troppo quel partito-palestra teorizzato da Barca in cui esercitare la mobilitazione cognitiva. Ovviamente chi propone deve essere il primo a fare, quindi facciamo politica sul territorio: anche senza bisogno di aspettare un assenso dagli organi direttivi, troviamo nuovi modi di comunicare con i cittadini per implementare il famoso circolo virtuoso[3]. E prepariamoci alle europee, ché manca poco e vari neofascismi (tra cui gente che invita di fatto i vertici di Polizia e Forze Armate a organizzare un golpe) si stanno organizzando, mascherandosi da no-euro e simili.

Un ultimo suggerimento, a tutti quanti, in particolare a quelli che fino a domenica "non vale vota gente di destra", a quelli che (me compreso) "ha troppa visibilità mediatica" eccetera eccetera.

Il Congresso è terminato.

Peraltro con un risultato alquanto netto, per quanto a me sgradito[4]. Se, giocando a calcio[5], perdi 1-0 con un'espulsione dubbia al 1° minuto e un rigore dubbio per gli altri al 90°, forse ha senso lamentarsi dell'arbitraggio. Ma se perdi 5-0 per quanto l'arbitro possa aver fatto errori voluti o meno, perdevi lo stesso. Quindi chi sta preparando lunghi coltelli li riponga e pensi a fare politica, non sotto-politica. Renzi non ha un mandato in bianco, il nostro dovere di minoranze congressuali è stargli addosso in modo da portare sempre al meglio il partito.

______________
[1] Se non sbaglio i conti, la mozione Cuperlo ha un rapporto iscritti/elettori di 1:2.5, la mozione Civati di 1:13; in altre parole, ogni iscritto che ha votato Cuperlo ha convinto un altro elettore e mezzo (a malapena la sua famiglia, dunque), mentre ogni iscritto che ha votato Civati ha convinto 12 elettori.
[2] Abbiamo perso, non siamo così arroganti da dire che hanno sbagliato gli elettori, non è il nostro genere. Altrimenti si entra nel pieno del Suggerimento di Guzzanti: "Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi elettori!"
[3]

[4] Sono/cerco di essere un Galileiano, non sarò io a guardare l'evidenza sperimentale e dire "no, il modello è perfetto, sono i dati sbagliati".
[5] Sì, lo so, basta metafore calcistiche nella politica etc etc.

4 dic 2013

Renzi appoggia la "Mozione Civaten"

Leggo che Renzi ha richiesto, se fosse lui il segretario, un "patto alla tedesca" per decidere l'agenda di governo.
Meglio tardi che mai, il Matteone appoggia la "mozione Civaten".

Ma tanto #vinceCivati!

2 dic 2013

Il prezzo

Matteo Renzi si mostra orgoglioso della sua "timidezza" sul piano dei matrimoni egualitari.
Il fatto che una sequela di commenti omofobici sia comparso sulla sua pagina FB dev'essere un caso.
Certo è che quando tanti e tanti dem gli fanno notare che c'è modo e modo di andare a cercare i voti di destra, intendono proprio questo: c'è un prezzo da pagare.

E il prezzo è questo.


Visto che si è divertito tanto a dare del tu a ipotetiche elettrici (o dovrei dire telespettatrici?), l'amico e compagno Matteo dia del tu a tutti quei cittadini italiani (omosessuali) che sono meno uguali degli altri cittadini italiani (eterosessuali).
Anzi passo io a darti del tu.
Caro Matteo, vieni da Giuseppe che alla morte di Antonio ha perso la casa, che era di Antonio, e che è tornata ai genitori di Antonio che Antonio lo avevano cacciato di casa perché gay, e digli che sei timido.
Caro Matteo, vieni da Luisa che dopo la morte sul lavoro della compagna Anna non ha avuto reversibilità perché davanti alla Repubblica Italiana lei non è un cazzo di nessuno, e dille che sei timido.
Caro Matteo, viani da Paola picchiata per strada perché lesbica, e fai anche la bella faccia a dirle che vuoi che sia votata la legge Scalfarotto sull'omofobia; lei ti risponderà che non è facendola sentire una "specie protetta" che la aiuterai, ma facendo vedere che - come dice il nostro articolo 3 - lei è una cittadina pari agli altri, e gli altri cittadini possono dichiarare davanti allo Stato chi è il loro partner per la vita, mentre lei no.

A proposito, carissimi Scalfarotto e Concia che da sempre sostengo sulla necessità di avere uguaglianza e pari dignità sociale indipendentemente dall'orientamento sessuale, potete battere un colpo o farete finta di niente?