Non sono religioso. Apprezzo le feste tipo Natale, etc per il loro significato di stare in famiglia e tra amici, ma ho comunque delle preferenze: Natale è figo, farsi regali comunque non è male, Pasqua mi sa di poco perché è di domenica, l'Immacolata non la sopporto.
Per tre soli giorni all'anno mi sento veramente l'aria di festa. La Festa della Liberazione è uno di questi.
Oggi leggevo questo:
Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere,
un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la
Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia
su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol
istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge
che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C'è una certa
resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è
stata. Allora il partito dominante segue un'altra strada. Comincia a
trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia
che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le
scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora
tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di
denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad
andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle
di Stato. [...] Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.[1]
(Piero Calamandrei)
Lo leggo oggi. Perché domani è festa.
Buona Liberazione a tutti.
Amen!
RispondiEliminaE purtroppo, come ci insegna 1984, siamo anche vicini alla fase in cui il potere costituito non solo controlla il governo, ma anche l'opposizione, o più in generale la voglia di cambiamento, perchè ci deve essere anche una via di sfogo per chi dissente, ma anche essa deve essere controllata dallo stesso potere..
Ancora ripongo della speranza che si possano cambiare le cose con il progressismo (la francia di questi giorni ci insegna), ma questa speranza sta via via svanendo, almeno in italia...